venerdì 2 aprile 2010

Per chi pensa che l'arte serva (ancora) a qualcosa


Benvenuti.
Anselmo aveva circa 50 anni. Un'età indefinibile in realtà. Passava il suo tempo a fumare. Parlava tra sè e sè. Aveva un aspetto curato. Qualcuno sicuramente si occupava di lui, lo accudiva. Anselmo era schizofrenico. Le sue giornate erano scandite dal frequentare il martedì e il giovedì l'atelier di pittura. Si metteva a dipingere, senza seguire il tema che l'insegnate aveva dato agli allievi. Il nero e il grigio usati nei primi mesi vennero sostituiti dal verde e dal giallo. Era cambiato qualcosa in lui? Fare "arte" gli era servito? E' da tanto che non ho più notizie di Anselmo. Non so cosa ne è stato di lui. Però ho capito qualcosa di importante dal nostro breve incontro. Ho capito che l'arte forse non può guarire ma può aiutare. Può aiutare ad alleviare, a rendere la quotidianità meno insopportabile. Può trasformare il grigio e il nero in giallo e verde.